Master Scenografia Urbana teatrale Digitale

Sezione LiveCity del "Festival della Culture Giovani" - Salerno: 16-20 aprile 2008

Il sessantotto: viaggio-condivisione, relazioni, interazione, riappropriazione, forza dell’immaginazione, partecipazione, corporeità, critica e dialettica, ricerca della felicità personale e collettiva attraverso l’azione politica.

Corteo sospeso

Corteo sospeso


Il viaggio

Il viaggio

L’espressione-azione costruita a Salerno dal titolo “il viaggio” aveva lo scopo di  estrapolare quei valori che, in un processo catartico, vengono generalmente privati di quelle connotazioni strettamente legate a quel periodo storico, per essere calati nel tempo presente con una rinnovata valenza positiva e propositiva, tesa alla costruzione degli spazi della nuova Polis.

Attraversare la storia come si attraversa la città…” M. Locci 


Il gruppo di lavoro Archabout

Gruppo di lavoro Archabout

Corteo sospeso

Corteo sospeso


Contenuti della proposta artistica

Un racconto composto di immagini statiche e dinamiche, luci e suoni di cortei del '68, che si sviluppa lungo le strade del centro storico. La narrazione, punteggiata da tre episodi, accompagna i viaggiatori in un continuo scambio spazio-temporale, un “fiume” che scorre ora sopra le teste, ora sotto i piedi o a lato.

Primo episodio: corteo multimediale

Corteo multimediale

La facciata di Palazzo Genovese in Piazza Sedile del Campo diviene interfaccia reale per un corteo elettronico. L’ installazione gioca tra spazio fisico smaterializzato e memoria: attraverso proiezioni di video e di luci  e l’uso di un’ambientazione sonora, si vuole affermare che il territorio, la città, gli spazi di vita più in generale sono percepiti non come spazi fisici, bensì come luoghi di relazione e interazione mentale ed emotiva.


Secondo episodio: la Virtual Room

Virtual Room


Virtual Room: una finestra su Second Life

Virtual Room: una finestra su Second Life

Ambiente immersivo, realizzato all’interno del cortile di Palazzo Genovese, consistente in una Virtual Room interagente con i visitatori che attraverso dei pc collegati a internet possono accedere alla piattaforma per mondi virtuali Second Life. Gli Avatars vivono virtualmente nel ‘68 e visitano un percorso espositivo a tappe tematiche sul 2008; il rovesciamento temporale comporta che l’argomento espositivo non commemora il passato, ma vede il futuro dal ’68, evidenziando parallelismi e differenze.


Terzo episodio: WIP e Mandala architettonico

Azioni creative condivise di produzione materiale, che hanno come modalità di costruzione quella del rapporto con il pubblico, che prevede il coinvolgimento di chi osserva  in un'esperienza attiva:

WIP - Web important person_ esperimenti di fototrasporto sul web

WIP I

(per questa foto si ringrazia il fotografo ufficiale del Festival delel Culture Giovani)

In una sorta di voyeurismo esplicitato, di parodia del diritto di cronaca e di denuncia del senzionalismo mediatico che confeziona verità, un occhio invadente e grottesco ha fototrasportato nell’universo mutevole del web (il più libero e incontrollabile) immagini dei viaggiatori lungo le strade. Due performers si aggirano nel luogo dell’evento, catturando immagini; poco dopo nella postazione pc, altri performers elaborano quelle immagini in tempo reale per contestualizzarle in modo ironico e provocatorio all’interno di pagine web esistenti (o plausibili), proiettandole su schermo….

WIP II

WIP II

(per questa foto si ringrazia il fotografo ufficiale del Festival delel Culture Giovani)


Mandala architettonico

Mandala I

L'opera è una traccia che documenta una relazione, un percorso, un'esperienza conoscitiva e non è presente alcuna forma di feticismo nella costruzione di un oggetto (De Cecco E., 1995:129) .

Il capitalismo globale promuove l’espansione di una cultura rivolta al consumatore, che si trasforma in merce al pari di ogni altro aspetto della vita.


Mandala II

Mandala II

Mandala Elettronico: i Mandala tibetani sono psicocosmogrammi: disegni geometrici che studiano le analogie tra il cosmo della mente e quello dell’Universo. Sono fatti di sabbia colorata da mani abili e pazienti, ma una volta completati vengono soffiati via e perduti per sempre come monito sulla brevita’ della vita e sull’inutilita’ dell’attaccamento alle cose terrene.


Mandala III

Mandala III


Il nostro Mandala verrà disegnato a piu’ mani sul cellophane trasparente e su byte ed entrambi i supporti –ben più volatili della sabbia- verranno successivamente eliminati per sempre: il cellophane sarà strappato, l’hard disk distrutto.